Nuove assunzioni personale ATA
Data:
3 Agosto 2023

Attraverso un emendamento al decreto PA bis sono stati stanziati 50 milioni di euro per poter assumere personale ATA aggiuntivo la finalità sarebbe quella di agevolare l’attuazione dei progetti PNRR proposti dalle scuole. I fondi stanziati serviranno a stipulare contratti fino alla data del 31 dicembre 2023.
sarà possibile assumere aspiranti supplenti in tutti i profili ATA, compresi i collaboratori scolastici. Le scuole attingeranno dalle graduatorie di terza fascia e in base alle esigenze potranno scegliere i profili di cui hanno bisogno. Saranno stupulati con gli aspiranti dei contratti di supplenza temporanea aventi termine il 31/12/2023. la somma stanziata di 50 milioni sarà ripartiti tra gli Uffici scolastici regionali con decreto ministeriale. Considerando quanto già avvenuto con l’organico Covid, se le assunzioni riguardano 4 mesi (da settembre a dicembre) si potranno assumere circa 8000 unità di personale ATA in tutto il territorio nazionale, circa 400 che suddivisi ulteriormente per le provincie in Piemonte porterebbe circa a 50 unità. con una media di una mezza figura di lavoratore per ogni scuola certo non sufficiente per agevolare l’attuazione dei progetti PNRR stessi.
questo il contenuto dell’emendamento già approvato:
4-bis. Le istituzioni scolastiche impegnate nell’attuazione degli interventi PNRR possono attingere alle graduatorie d’istituto per lo svolgimento di attività di supporto tecnico, finalizzate alla realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR di cui hanno la diretta responsabilità in qualità di soggetti attuatori. Per le finalità di cui al primo periodo le istituzioni scolastiche sono autorizzate, nei limiti delle risorse ripartite di cui al periodo successivo, ad attivare incarichi temporanei di personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) a tempo determinato fino alla data del 31 dicembre 2023. Per le finalità di cui al presente comma è istituito nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione e del merito un fondo, con la consistenza iniziale di 50 milioni di euro per l’anno 2023, da ripartire tra gli Uffici scolastici regionali con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito. Agli oneri derivanti dall’attuazione del presente comma, pari a 50 milioni di euro per l’anno 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui al all’articolo 2-bis, comma 7, terzo periodo del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59.
Ultimo aggiornamento
3 Agosto 2023, 18:14